Fight Club

CONCEPT

Confronti senza esclusione di colpi

Tre match da 10 minuti ciascuno - tre coppie di duellanti - una giuria popolare

Fight club è un “ring” televisivo in cui un conduttore, nei doppi panni di moderatore e aizzatore, dirige tre diversi incontri verbali: Il primo match ha per protagonisti due cittadini comuni, non famosi, impegnati in uno scontro diviso in 3 round di 3 minuti. L’ultimo minuto dei 10 a disposizione viene utilizzato dalla giuria per il verdetto. Questa tipologia di incontro è chiamato n.i.p versus n.i.p, ovvero “not important person” contro “not important person”. Alcuni esempi: tassista con licenza contro noleggio con conducente, studente contro insegnante, commerciante contro ambulante. Il secondo match, v.i.p versus n.i.p, vede un personaggio famoso e una persona comune: per capire l’impatto che avrebbe uno scontro del genere, basta immaginarsi un operaio della fiat contro marchionne, o un impiegato pubblico presunto “fannullone” contro l’ex ministro brunetta. Esempi: elettore contro politico, ultrà contro presidente società di calcio, operaio contro dirigente. Il terzo match, lo “special guest” v.i.p versus v.i.p, è tra due personaggi famosi: entrambi possono appartanere alla stessa categoria professionale o no, e come nel caso dei match precedenti, lo scontro deve scaturire prendendo spunto da polemiche o tematiche di stretta attualità. Esempi: Luxuria contro Borghezio, Telese contro Cruciani, Vasco Rossi contro Ligabue. Il fight club, come richiama lo stesso titolo dell’omonimo film, è un luogo di scontro in cui le consuete regole del polically correct non sono ammesse. Che siano v.i.p o n.i.p, gli sfidanti sono liberi di esprimersi senza timore di incorrere in una querela o altre possibili conseguenze. Oltre al giudizio della giuria popolare, eletta di volta in volta, il conduttore, arbitro dei match, vigila sulla correttezza dello scontro e in caso di colpi troppo bassi o turpiloquio, ha la facoltà d’interrompere momentaneamente l’incontro e assegnare punti a chi riceve l’offesa. Al termine di ogni puntata il conduttore permetterà ai contendenti della settimana successiva di lanciare con dei videomessaggi le proprie sfide ad altrettanti fighter, rendendo pubblica la motivazione. Non partecipare è peggio di una sconfitta.

ideato e scritto da Gianluca Mauri e Alessandro Ferrara