La Gabbia

Mission

Il programma si propone di sperimentare un nuovo tipo di narrazione televisiva avvalendosi dell’introduzione di elementi filmici. Lo scopo è raccontare la storia del rock, servendosi di personaggi famosi, ospiti del programma, e personaggi completamente inventati, interpretati da attori. Una sorta di “music-fiction” in cui musica e finzione fanno da cornice a uno show in grado di aprire “finestre” su tematiche di attualità, prendendo spunto dal confronto con la cultura e il contesto sociale che hanno caratterizzato l’epoca del grande rock. L’idea è coinvolgere lo spettatore nell’emozione suscitata da una canzone, nella forza di un racconto di vita, nelle storie che ruotano attorno ai protagonisti del programma: reali o immaginari che siano. Un’ora di spettacolo dal ritmo serrato che ha l’obiettivo di entusiasmare sia un pubblico adulto, che ha vissuto in prima persona gli eventi proposti, sia un pubblico giovane, che, oggi più che mai, guarda con stupore e ammirazione all’incredibile qualità e quantità di produzione musicale sviluppata nei primi 40 anni di storia del rock. Ogni puntata ha un tema e una sua decade di riferimento sia dal punto di vista musicale che sociale.

 

Concept

È un programma che riunisce in un unico contenitore elementi di grande attrattiva. il primo è “la corrida”, vale a dire lo spazio in cui i Vip - in versione “Rock Star” - affrontano il pubblico cimentandosi nell’interpretazione di una canzone famosa “protetti” da una gabbia frangi bottiglie che la platea presente è autorizzata a lanciargli in caso non abbia gradito l’esibizione. Poi c’è l’elemento “fiction” costruito attorno alla figura del conduttore: la sua storia, quella del suo locale, dei suoi amici, della sua famiglia e dei problemi di tutti i giorni, è raccontata attraverso un vero e proprio cast di attori. Tramite questo personaggio – un tipo alla Jeff Lebowsky dell’omonimo film dei fratelli Coen – creiamo una complicità con gli ospiti delle serata dando vita a una serie di situazioni divertenti nelle quali emergeranno temi culturali e artistici, discussioni sociologiche, frammenti di storia. Uno spazio è dedicato anche al “talent” e prevede la partecipazione di due cover band a serata, in gara tra loro, tra le più votate o segnalate in settimana sul web. L’ultimo elemento del programma è la Musica, con la maiuscola: band e cantanti noti si alterneranno sul palco del locale per presentare gli ultimi lavori o inediti di prossima uscita.

 

Studio

È un “open space” in legno grezzo, stile saloon americano contaminato da elementi di arredo vintage. Ci sono Juke Box, parti di automobili incassati nella scenografia ed elettrodomestici metallo e vetro serializzati prima della comparsa delle plastica; ma anche oggetti più recenti che hanno in qualche modo caratterizzato diverse decadi a partire dagli anni ’50 fino agli ’80. Infine, un sapiente uso delle luci privilegerà le zone  in cui si sviluppano le azioni: palco, bancone, cantina, back stage, botteghino, proiettore, sala.

ideato e scritto da Gianluca Mauri e Alessandro Ferrara