Mai couchsurfing

Concept

Un divano come set, un protagonista fisso, proprietario del divano e un co-protagonista diverso per ogni puntata. Questi sono gli ingredienti di una webserie che prende spunto dal fenomeno del couchsurfing per parlare degli argomenti più disparati e dei personaggi più strampalati.

Webserie

Luca vive a Roma, solo, in un piccolo appartamento di sua proprietà. Vorrebbe dividerlo con qualcuno, magari con una ragazza, ma non c’è abbastanza spazio e soprattutto non c’è una ragazza. L’unica cosa che possiede è un divano. Ma non ha molti amici, visto che si è trasferito da poco. Allora ha un’idea: entrare nella rete dei couch surfers, gente che gira il mondo chiedendo ospitalità, appunto, su un divano. La sua idea è quella di trovare nuovi amici e magari di riuscire a trovare una donna… anche solo per una notte.

Così comincia la sua avventura tra assurdi personaggi e situazioni imbarazzanti: i tre hooligans che, non avendo trovato i biglietti per la partita, lo costringono a vedere la partita Roma-Liverpool sul suo divano; la ninfomane che porta in casa ogni sorta di uomo che trova in strada ma che, per rispetto, non ci prova con lui; la coppia cinese gay in cerca di nuove avventure; il ragazzo depresso che cerca di suicidarsi; il ciccione greco che passa tutta la giornata in mutande fumando erba, bevendo birra ed emettendo versi e suoni di ogni sorta, il tutto senza mai proferire parola.

Per ogni situazione Luca riuscirà a trovare un modo per uscirne vincitore e soprattutto con amico in più, un amico un pò “particolare”, ma pur sempre un amico. Solo quelli, però: di una ragazza per lui, nemmeno l’ombra.

Note di regia

La serie prevede un personaggio fisso, Luca, e una serie di co-protagonisti che cambiano a ogni puntata e provengono da ogni parte del mondo. Questo permette alla serie di avere una lunga serialità ma soprattutto una ricchezza sia di argomenti trattati che di personaggi.

La macchina fissa sul divano non è altro che la soggettiva del televisore. Ogni volta che viene acceso vediamo quello che sta succedendo nella stanza, il passaggio da una scena all’altra è rappresentato dallo spegnimento del televisore. Il telecomando, quindi, diventa l’arma che permette di cambiare scena, di tagliare quelle insignificanti e di censurare le situazioni più piccanti. In definitiva, chi possiede il telecomando diventa il “regista” involontario della serie.

Il set ovviamente è molto semplice e povero: un divano poggiato a una parete ed un tavolino con sopra un vaso con un fiore dentro, ma ogni personaggio potrà modificarlo a proprio piacimento, a seconda del carattere e della sua origine, aggiungendo o stravolgendo gli elementi che lo compongono. La scenografia di base rimane quindi la stessa, ma questa cambierà di puntata in puntata.

ideato da Gianluca Mauri e scritto da Alessandro Di Gregorio e Alessandro Ferrara